Quanti tipi di cyber bullismo conosci?
Prima di elencare i diversi tipi di cyber bullismo, possiamo affermare che la distinzione tra “mondo reale” e “mondo virtuale” per i giovani confluisce ormai in un’unica realtà, basata sull’utilizzo sproporzionato dei media tecnologici che sempre più distruggono la parte umana e primaria dei ragazzi. Questa incessante dipendenza scaturisce un impiego contorto rispetto alle normali utilità di questi strumenti: si costituisce una vera e propria minaccia che racchiude un profondo disagio, a tal punto di arrivare all’emarginazione di pre-adolescenti o adolescenti.
Grazie agli interventi di mediazione nelle scuole e a normative restrittive si tenta di eliminare in maniera determinante tutte le sfaccettature di questa tendenza, che rapidamente costruisce barriere e demolisce rapporti genuini e sinceri.
Molti sono convinti che esista una sola forma di cyber bullismo, in realtà grazie alla presenza delle nuove tecnologie e alle varietà di relazioni che si istaurano all’interno della piattaforma sono stati definiti diversi tipi di cyber bullismo, elenchiamone qualcuno.
Quanti tipi di cyber bullismo conosci?
Diffuso in tutti i luoghi comuni appartenenti alla vita dei giovani il cyber bullismo, grazie al libro “Il disagio adolescenziale. Tra aggressività, bullismo e cyberbullismo” scritto da Zbigniew Formella e Alessandro Ricci, si classifica in diversi tipi:
- flaming: invio di messaggi insultanti finalizzati a suscitare dispute on-line;
- cyber-stalking: persecuzione tramite l’invio ripetuto di minacce;
- denigrazione: pubblicazione di pettegolezzi o di immagini imbarazzanti sulla vittima, danneggiando la reputazione e i rapporti sociali;
- sostituzione dell’identità: il bullo viola la password di una persona e, fingendosi lei, invia per esempio messaggi malevoli ai contatti della vittima, rovinando l’immagine abituale della vittima stessa;
- outing: rivelare informazioni personali e riservate riguardanti una persona;
- trickery: spingere il soggetto, attraverso l’inganno, a rivelare informazioni spiacevoli e private per renderle successivamente pubbliche in rete;
- esclusione: escludere intenzionalmente una vittima da un gruppo on-line.
Per questo motivo la figura dell’educatore riflessivo [oltre il] 2.0 è sempre più importante, infatti egli è attento ai cambiamenti e alle relazioni che nascono in rete, dove poi si trova a operare.
Pingback: Il Glossario di Educazione Digitale e della Rete: Cos'è il Cyberbullismo?